Disturbi alimentari
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono divisi in tre categorie che sono le seguenti: Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Binge Eating Disorder.
Vi è un punto in comune tra tutti questi disturbi, a prescindere dal peso, è cioè l’intensa ideazione sul cibo e forme corporee. Questa ideazione, pensiero fisso e ossessivo costituisce il vero nucleo psicopatologico di tali disturbi.
Nella seconda metà del ‘900 nell’emisfero occidentale, con la diffusione dei DCA, il corpo e il cibo si trasformano per milioni di giovani in nemici. Accade qualcosa che non è solo connesso all’insorgere di una patologia, al cambiamento di stili di vita e modelli culturali, ma forse più intimamente legato alla difficile strutturazione dell’identità nei ragazzi dei nostri giorni.
I DCA costituiscono oggi una vera e propria epidemia sociale che non sembra in questo momento trovare un argine alla sua crescita esponenziale.
Due milioni di ragazzi in Italia soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare e decine di milioni di giovani nel mondo si ammalano ogni anno.
ANORESSIA NERVOSA
Questo disturbo è caratterizzato da una significativa perdita di peso dovuta ad un’eccessiva riduzione dell’assunzione di cibo, spesso associata a condotte di evacuazione. A causa di una paura intensa di diventare grasse, le persone con anoressia nervosa spesso si rifiutano di mantenere un peso corporeo minimamente normale. Hanno spesso disturbi significativi della percezione del proprio corpo (per es. si sentono grasse quando sono emaciate). La perdita di peso è sentita come una conquista, un segno di grande autocontrollo e autodisciplina.
BILIMIA NERVOSA
Questo disturbo è caratterizzato da un ciclo di abbuffate seguite da condotte di evacuazione con cui si cerca di liberare il corpo da calorie non desiderate e di evitare un aumento di peso. Un’abbuffata è definita come l’assunzione di grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo (in genere meno di due ore), accompagnata da una disforia transitoria, spesso seguita da umore depresso, severe autocritiche e la sensazione di non avere il controllo su ciò che si sta mangiando. Le condotte di evacuazione, in genere, implicano vomito o abuso di lassativi, oppure eccessiva attività fisica, digiuni o uso di diuretici, farmaci dimagranti e clisteri.
BINGE EATING DISORDER
Questo disturbo è caratterizzato da un’alimentazione incontrollata, assunzioni ricorrenti e protratte di cibo, associate ad una perdita di controllo. A differenza della bulimia nervosa, non sono presenti condotte di eliminazione e di compensazione. Spesso questo disturbo è associato anche ad altri comportamenti, quali, ad esempio, mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni, mangiare molto più rapidamente del normale, mangiare soli perché si prova imbarazzo, sentirsi disgustati da se stessi, depressi e in colpa.
Gli stati affettivi delle persone che presentano un DCA possono includere sintomi depressivi come umore depresso, ritiro sociale, bassa autostima e ridotto interesse per il sesso. Oltre ai problemi di tipo depressivo, anche i sintomi ansiosi sono comuni. Essi includono la paura delle situazioni sociali e caratteristiche ossessivo-compulsive che possono essere connesse o meno al cibo (per es. collezionare ricette, sviluppare rituali connessi alla pulizia, fare incetta di cibo).
Le seguenti preoccupazioni emotive sono comuni a tutti i disturbi alimentari:
- Sensazione di essere affamati di cure e di affetto
- Sentimenti di fallimento, debolezza e vergogna estrema
- Sentimenti di essere privi di valore e inefficaci
- Paura di essere abbandonati dagli altri e di perdere il loro amore
- Sentimenti di rabbia e aggressività che vengono avvertiti come spaventosi, pericolosi e intollerabili e perciò vengono negati o odiati
- Paura che provare emozioni porti a perdere il controllo
I Disturbi del Comportamento Alimentare sono facilmente riconoscibili per mezzo dei comportamenti sopra descritti, ma rappresentano più di un semplice problema con il cibo. Si tratta di disturbi psicologici complessi, con aspetti che spesso non sono evidenti né a chi soffre né ad un osservatore esterno. Ecco perché, in questi casi, è fondamentale richiedere l’intervento di uno psicologo/psicoterapeuta esperto che sappia riconoscere ed impostare un corretto lavoro terapeutico (in combinazione, a seconda della necessità, con un supporto medico specialistico).
Presso il mio studio è possibile sottoporsi ai seguenti test psicologici per l’effettuazione di una diagnosi corretta e puntuale di DCA e la rilevazione di specifiche caratteristiche psicologiche e di personalità che aiutino ad orientare al meglio l’intervento possibile:
– EDI-3 (Eating Disorder Inventory – 3)
– EAT-26 (Eating Attitude Test – 26)
– BES (Binge Eating Disorder)